
fatto di puro amore
Benvenute a tutte le mamme, ecco pensato per voi un angolo dove confrontarvi e scambiare informazioni. La maternità ci riserva un mondo di coccole tutto da scoprire, fatto di tenerezza ma anche di momenti difficili.
1 - Se non ci sono controindicazioni mantenersi attive è positivo. La gravidanza "non è una malattia": lavorare quindi fino al termine della gestazione, oltre che possibile, è anche consigliato per mantenersi in attività, a patto che non ci siano controindicazioni di tipo clinico.
2 - Bevete molta acqua o tè non zuccherato. Occorre evitare di consumare troppi zuccheri e doppie porzioni: È vero che il fabbisogno energetico aumenta, ma non bisogna mangiare per due, mantenere un'alimentazione sana ed equilibrata.
3 - In gravidanza è utile avere cura e preservare la propria schiena.
Se dovete sollevare pesi bisogna abbassarsi piegando le gambe e non la schiena.
Quando si è sedute sul divano o su una sedia evitare di accavallare le gambe e di reclinarsi troppo indietro con il busto. Si consiglia di stare bene erette con la schiena e con le gambe leggermente divaricate o piuttosto a gambe incrociate (posizione del loto) è utile inoltre usare un cuscino come supporto.
Prestare attenzione ai movimenti di torsione cercando di non effettuarli in modo brusco e improvviso.
Durante il riposo una posizione consigliata per scaricare la schiena dal peso della pancia è quella in decubito laterale ovvero sdraiate sul fianco, può essere di aiuto posizionare un cuscino tra le ginocchia.
4 - Attenzione alla posizione supina. Può capitare, soprattutto durante l’ultimo trimestre di gravidanza, che la donna in posizione supina (sdraiata a pancia in su) lamenti spiacevoli sensazioni quali mancamento, giramenti di testa, sudorazione improvvisa. Questi sintomi non devono destare particolare allarmismo infatti passeranno non appena la donna cambierà posizione. È bene quindi che la gestante eviti di mantenere a lungo la posizione supina poiché il peso dell’utero gravido potrebbe aumentare la pressione sulla vena cava inferiore sottostante causando i sintomi sopra descritti.
6 - Attenzione ai farmazi. È noto che in gravidanza l’utilizzo di farmaci è limitato. È meno noto ma utile sapere che esiste un numero verde attivo 24h su 24 da poter contattare in caso di dubbi e perplessità: 800.883300.
5 - Controllo costante della pressione. Durante la gravidanza è bene tenere controllati i valori pressori. Una delle principali complicanze della gestazione è l’ipertensione gravidica, che se non riconosciuta può avere effetti negativi sulla salute della mamma e del feto. I valori pressori devono rimanere sotto i 140 mmHg per la massima e sotto i 90 mmHg per la minima. Da ricordare che la misurazione deve essere effettuata a riposo e non dopo sforzi fisici e/o particolari stress. In caso di valori elevati contattare al più presto il ginecologo di riferimento o recarsi in pronto soccorso.
7 - Ascoltare il proprio corpo. In gravidanza i cambiamenti ormonali e fisici (peso extra) possono influire sui ritmi della donna, la quale avvertirà maggiore necessità di riposo. È bene quindi che la gestante assecondi il più possibile il suo corpo riposando quando esso lo richiede.
Rallentare i ritmi, concedersi i propri tempi e spazi può aiutare la donna ad arrivare al momento della nascita con un atteggiamento più sereno e fiducioso.
8 - Stop ad alcol e droghe. Nei nove mesi dell’attesa è d’obbligo smettere di fumare, non bere alcolici (è ammesso al massimo un bicchiere di vino a pasto) e non fare uso di droghe. Sono infatti tutte abitudini che danneggiano in vario modo il feto.
9 - Informati sui test non invasivi di diagnosi prenatale. Per individuare in modo personalizzato il rischio che il feto sia interessato da un’anomalia cromosomica esistono esami ecografici e sanguigni non invasivi assolutamente innocui per il nascituro. In base al loro risultato, la gestante potrà decidere liberamente se eseguire o meno altri esami più invasivi, come il prelievo dei villi coriali e l’amniocentesi.
10 -Assicurati che al bebè siano fatti i primi screening alla nascita. Subito dopo la nascita, i medici prelevano alcune gocce di sangue dal bambino per ricercare l’eventuale presenza di alcune malattie del metabolismo, e precisamente la fenilchetonuria, lafibrosi cistica el’ipotiroidismo congenito. Questo controllo precoce permette di intervenire immediatamente con le cure più opportune, evitando i gravi danni che queste patologie, non diagnosticabili durante la gravidanza, potrebbero provocare al piccolo. Oggi inoltre è possibile effettuare la diagnosi precoce di altre due condizioni: lussazione congenita dell'anca e ipoacusia bilaterale congenita (sordità)

“La maternità condivisa,
sorelle nella vita,
madri nell’anima,
Sorelle di cuore,
madri per amore"!
La maternità non è solo un legame biologico tra madre e figlio. È uno stato dell’anima, una forma di amore universale che ci spinge a prenderci cura, a proteggere, a sostenere chi abbiamo accanto — che sia un bambino, una sorella, un’amica o semplicemente qualcuno che chiede aiuto.
In questo percorso, la complicità tra sorelle può diventare una risorsa preziosa, una forza silenziosa capace di trasformare anche i momenti più difficili in occasioni di crescita e di amore condiviso.
Condividere la maternità con una sorella — soprattutto se anch’essa è mamma — significa avere accanto qualcuno che comprende senza bisogno di troppe parole.
Una sorella può essere quella presenza discreta che ti sostiene quando la stanchezza ti schiaccia, che ti incoraggia quando ti senti inadeguata, che ti ricorda che non sei sola.
La maternità, infatti, non appartiene solo alla madre biologica, ma a chiunque scelga di esserci davvero: chi ti aiuta, ti ascolta, ti comprende, ti offre la mano nei momenti di fragilità.
Il periodo dopo la nascita di un bambino è un momento complesso, spesso sottovalutato.
Si è travolte da emozioni nuove, dal senso di responsabilità, dalla fatica fisica e mentale. Ci si può sentire perse, inadatte, persino spaventate.
Eppure è proprio in quei giorni che la presenza di una sorella, di un’amica, di un’altra madre può fare la differenza.
Una parola gentile, una carezza, un “va tutto bene” possono ridare respiro e coraggio a chi sta imparando a conoscersi in un nuovo ruolo.
Per anni mia sorella ha vissuto con l’ansia di non sentirsi pronta a diventare madre, la stessa ansia che come molte donne ho provato anche io responsabile del blog Mistikamente. Mia sorella Temeva di non essere capace di gestire, di amare, di comprendere un bambino. Eppure, quando la vita le ha messo tra le braccia la sua piccola, tutto è cambiato.
Si è riscoperta più amorevole, attenta, premurosa, capace di donarsi con una dolcezza infinita e sopratutto paziente cosa che non avrebbe mai immaginato potere essere.
Oggi è una madre meravigliosa — profondamente autentica — e la sua esperienza come quelle di altre madri, è la prova che l’amore trova sempre la strada, anche quando abbiamo paura di non esserne all’altezza.
Essere materni significa proteggere, accompagnare, garantire che una vita possa crescere in un ambiente sano, sicuro e pieno d’amore.
Significa restare accanto fino a quando quella vita non sarà pronta a camminare da sola.
Ma la maternità non si esaurisce con la nascita di un figlio: è una condizione del cuore, una predisposizione alla cura, all’ascolto, alla tenerezza.
Essere materni può voler dire prendersi cura di chiunque vediamo in difficoltà, rispondere con empatia a una richiesta d’aiuto, essere un punto di riferimento per chi cerca conforto.
Attorniatevi sempre di persone amorevoli, autentiche, capaci di comprendere senza giudicare.
Un bambino — ma anche una madre — ha bisogno di crescere in un ambiente dove l’amore è la risposta, non la pretesa.
La maternità è un cammino, non una meta. E percorrerlo insieme a chi ci ama davvero lo rende un’esperienza di rinascita reciproca.
Cercate la vostra “sorella”
Quando parliamo di “sorella”, non dobbiamo intenderlo nel suo significato strettamente familiare.
La “sorella” è chiunque sia disposto ad amare, donarsi e crescere nella fratellanza con altruismo, anche solo per un tratto di strada.
Può essere una persona che resta accanto a voi per un breve tempo o per tutta la vita — non importa la durata, ma la qualità del legame.
Il mondo non è fatto soltanto da persone sterili mentalmente, incapaci di amare.
Per fortuna, è pieno di mamme, donne e persone che nel corso della vita sviluppano il profondo concetto di maternità: la capacità di rispondere alla vita con amore, sensibilità e presenza autentica.
Dunque, non abbattetevi. Cercate aiuto, cercate la vostra “sorella”, e ricordate che anche noi di Mistikamente siamo qui per voi: pronti a offrire supporto morale e psicologico, pronti ad accogliere e rispondere alla vita con il cuore aperto.
Perché la maternità, in fondo, è proprio questo: un atto continuo di amore condiviso, capace di rendere il mondo un luogo più umano e più vivo. .
Dedico questo post a tutte quelle madri che come super eroi affrontano le avversità gli ostacoli della vita, dedico questo a chi oggi si trova ad affrontare il concetto di maternità come fosse una sfida e non un'opportunità di crescita, dedico sopratutto questo post anche a mia sorella che mi ha dato l'opportunità ancora una volta di sentirmi madre nell'animo.
Mistikamente© 2022